News - Sistema implantare conometrico
L'elemento distintivo del sistema implantare conometrico è la conessione tra impianto e moncone, che nasce dall'unione di due geometrie: cono Morse ed esagono interno.
Il cono Morse offre una notevole resistenza meccanica, una totale assenza di micromovimenti, un perfetto sigillo batteriologico e un'ottimale distribuzione dei carichi masticatori, possibilità di una facile rimozione da parte dell'odontoiatra, possibilità di eseguire semplicemente una corretta igiene, miglioramento della salute parodontale dovuta all'aplicazione di forze unidirezionali, mantenimento nel tempo della stessa sovrastruttura protesica e risparmio economico a lungo termine.
L'elevata stabilità della conessione conometrica è garantita dall'ampia superficie di contatto e dalla frizione generata all'interfaccia tra moncone e impianto essendo privo di vite di unione o di cementazione. E inoltre noto come in tutti gli impianti con connessioni avvitate o cementate esista inevitabilmente un microgap variabile all' interfaccia tra moncone e impianto. La colonizzazione batterica del microgap interfacciale può essere responsabile della genesi di uno stimolo chemiotattico. Ciò può portare alla genesi di processi infiammatori a carico dei tessuti perimplantari con conseguente perdita d'osso. La connessione conometrica tra moncone e impianto, riducendo sensibilmente le dimensione del microgap interfacciale, può rappresentare un sigillo capace di contrastare la penetrazione batterica.
Gli impianti a connessione conometrica rappresentano una valida opzione terapeutica per il sostegno sia delle corone singole che per l'intera arcata di entrambi i mascellari, con elevati percentuali di sopravvivenza e successo a lungo termine.
L'elevata stabilità meccanica della connessione conometrica riduce l'incidenza di complicanze protesiche all'interfaccia moncone-impianto.