La parodontologia si occupa della salute delle gengive e delle strutture di sostegno del dente ad esse strettamente collegate (ossia il parodonto o tessuto parodontale, costituito da osso alveolare, legamento parodontale, cemento e gengiva), che mantengono il dente solidale con il tessuto osseo mentre contribuiscono a preservare l'integrità dei tessuti coinvolti nella masticazione. Oggetto della parodontologia è dunque la salute dei tessuti molli (gengiva, legamento parodontale e fibromucosa masticatoria periimplantare) e dei tessuti duri (cemento radicolare, osso alveolare e basale) che assicurano la stabilità del dente nell’arcata alveolare.
Si calcola che siano almeno dieci milioni gli italiani che soffrono di piorrea dopo i trenta anni di età, ma anche nei giovani la piorrea può insorgere a causa di una predisposizione genetica e/o condizioni anatomiche particolarmente sfavorevoli che portano ad una precoce perdita degli elementi dentali ( affollamento dentale, anomala posizione di alcuni elementi, traumi occlusali).
Nella maggior parte dei casi questa malattia ha un decorso subdolo, asintomatico, per cui la diagnosi deve essere effettuata mediante controllo radiologico associato ad un sondaggio parodontale (la verifica dello stato clinico osseo e gengivale del paziente).
La terapia meccanica non chirurgica (levigatura radicolare) deve costituire il trattamento di base
delle parodontiti. Essa prevede la strumentazione meccanica, sopra e sottogengivale, delle superfici
radicolari, allo scopo di renderle biologicamente compatibili con i tessuti parodontali mediante
l’eliminazione dei depositi duri e molli . Il trattamento meccanico può essere effettuato con l’utilizzazione di strumenti manuali, ad ultrasuoni e sonici. L’efficacia dei suddetti tipi di strumenti per quanto riguarda la rimozione dei depositi duri e molli si è dimostrata sovrapponibile.
Nelle forme meno gravi di piorrea, questi trattamenti sono sufficienti a garantire la guarigione; negli stadi più avanzati invece, é necessario ricorrere a trattamenti chirurgici.
Gli interventi chirurgici possono essere resettivi (con rimodellamento osseo e plastica gengivale) o rigenerativi: in questo caso é possibile ottenere la rigenerazione dei tessuti parodontali (gengiva ed osso) grazie all'ausilio di biomateriali e/o membrane.
Il trattamento chirurgico deve essere considerato come un mezzo aggiuntivo alla terapia causale e
alla terapia meccanica non chirurgica. Le diverse tecniche chirurgiche devono essere valutate primariamente in base alla loro capacità di ridurre tasche profonde e correggere altre situazioni che favoriscono l’accumulo di placca batterica, quali alterazioni dell’architettura gengivale ed ossea o coinvolgimento delle forcazioni.
Obiettivo primario della terapia chirurgica è quello di facilitare l’igiene orale domiciliare instaurando una morfologia gengivale, ossea e dentale conforme al raggiungimento di questo obiettivo.
Il nostro centro dentistico é, da molti anni, specializzato nel trattamento dei pazienti affetti dalla piorrea.